Lo stile gipsy chic di Opaline conquista al primo sguardo. Basta un’occhiata, perché un
abito fluido, una giacca chimono, una gonna lunga e una
camicia stampata si trasformino in un colpo di fulmine, di quelli che durano una vita. All’origine del marchio Opaline c’è Ingrun, una giovane donna tedesca con la passione per i colori, le stampe, i tessuti… in una parola, per la moda. Il suo marchio nasce nel
2015 all’insegna di un nuovo concetto: quello di Responsible Chic, ovvero eleganza responsabile. Ma non l’eleganza quella ingessata e difficile da portare. Quella proposta da Opaline è infatti una moda allegra e colorata, che richiama le inusuali combinazioni di colore degli abiti tradizionali indiani e che è realizzata a partire da tessuti esotici. Proprio a seguito di un viaggio in India è nata l’idea del marchio. La moda proposta è
disinvolta e cosmopolita, come la donna che sceglie di indossarla, che è sempre on-the-road. Gli influssi classici sono mixati con elementi eccentrici, i tessuti in stile hippy incontrano i tagli sartoriali, i
richiami agli anni Settanta si fondono con un’attitudine contemporanea, le
evocazioni etniche si combinano a meraviglia con un mood spiccatamente occidentale.
I capi vengono realizzati tutti fra India e Italia, nel pieno rispetto dei lavoratori. Parte dei ricavati vanno in aiuto delle ONG che operano nel Sud dell’India per supportare le donne vedove, insegnando loro a tessere e lavorare nella moda. La moda, a volte, fa rima con etica.