Il binomio moda architettura è antico come il mondo. A rinnovarlo ci pensa Loewe, marchio di moda spagnolo dallo stile variopinto, che ha appena lanciato una capsule collection dedicata al celebre architetto scozzese Charlie Rennie Mackintosh: personaggio del diciannovesimo secolo dalle idee esteticamente rivoluzionarie, considerato come il padre della versione britannica dell’Art Nouveau e l’iniziatore del movimento Arts and Crafts. Autore di edifici ma anche di mobili, di pitture ma anche di giardini, Mackintosh proponeva un’estetica solida, le cui forme stilizzate subivano variamente l’influsso dei primi prodotti industriali, ma anche dei fiori e dell’universo giapponese, con le sue forme semplici e lineari. Il direttore creativo di Loewe, Jonathan Andersen, non ha mai fatto mistero della sua passione per l’arte e per l’architettura, da cui ama prendere ogni volta spunto per le sue fantasiose collezioni. Questa volta, però, l’eclettico stilista ha deciso di andare oltre, trasformando un’intera biografia d’architettura in meravigliosi abiti invernali. La collezione ha un carattere magicamente retrò, accentuato da uno shooting fotografico tutto giocato sui toni nostalgicamente vintage del seppia. Gli abiti, dai tessuti solidi e strutturati, così come solida e ben strutturata è l’architettura di Mackintosh, hanno forme abbondanti, spesso maschili. I cappotti sono lunghi e avvolgenti, i pantaloni ampi e caldi, gli abiti, con la lavallière ben in vista, sono comodi e asimmetrici. Grandi e spessi poncho completano gli outfit, rendendoli ancora più caldi e confortevoli. Unica concessione ai decori è quella per i fiori, che sono elegantemente stilizzati, e per le scritte giapponesi, che rendono le forme massicce dei capi di una delicatezza infinita. La palette di colori è piuttosto naturale, come quella utilizzata dall’architetto, con qualche bagliore di fucsia e di giallo acceso a ravvivare l’inverno e a ricordare le origini spagnole del brand Loewe.